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•• 09.06.06 ••
Stasera a Biografilm la vita del leader nero Melvin Van Peebles

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Appuntamento da non perdere quello di stasera alle 22. Al Cinema Lumière sarà proiettato il documentario di Joe Angio, How To Eat Your Watermelon in White Company (and Enjoy It), dedicato alla vita del celebre Melvin Van Peebles. Eclettica, poliedrica, multiforme: tutti aggettivi che non bastano a rendere l'idea della carriera di questo artista. Van Peebles, infatti, ha rincorso l'arte nella sua essenza, scrivendo romanzi, saggi satirici per la fucina francese "Hara-kiri" , componendo canzoni, recitando e dirigendo diversi film. Tutto questo senza mai togliere il piede dall'acceleratore della sperimentazione, della ricerca linguistica e stilistica, utilizzando come unico filo conduttore le sue idee politiche sulla società e sul mondo.

Van Peebles nacque nella città del vento di Chicago nel lontano 1932, e dopo aver servito l' Air Force per tre anni, ed in seguito a diverse esperienze sul suolo natio, decide di abbandonare la bandiera a stelle e strisce alla volta della vecchia Europa, più precisamente Parigi. Sono in corso gli anni '60 e le forti contestazioni ma anche le irripetibili sperimentazioni, e un uomo col talento assoluto come quello di Van Peebles non fa certo fatica a sfruttare un humus così fertile. Entra in contatto quasi immediatamente con il gruppo anarchico "Hara-Kiri" con cui collaborerà come saggista, autore e scrittore. Colui che l'America aveva scartato come autore poco black, poco duro, la Francia lo idolatra, dando spazio al suo estro ed alla sua sconfinata fantasia. Da qui i romanzi, i premi, la musica, la pittura e la scultura, prima di tornare al di là dell'Oceano da vincente, da artista assoluto, ad inseguire altri sogni, altre esperienze (per un breve periodo si cimenterà anche come operatore di borsa).
Spesso si cerca di identificare ogni autore con un'opera che condensi e rappresenti al meglio la sua arte, niente di più difficile in questo caso, ma spalle al muro, costretti in questa azione forzata, citiamo volentieri Sweet Sweetback's Baadasssss Song, film del 1971, autoprodotto, diretto e scritto dallo stesso Van Peebles. Una pellicola dall'importanza storica, oltre che estetica, per certi versi spartiacque tra due ere cinematografiche; il film, infatti, è sicuramente uno dei primi ad avere come protagonista un uomo di colore nei panni dell'eroe, e non, come prima accadeva con frequenza quasi assoluta, nel ruolo del disadattato criminale vessato dalla società.
Joe Angio, quindi, rende omaggio ad una vita vissuta fino allo spasmo, celebra un' icona per i successivi registi di colore (non a caso ne documentario viene intervistato il celebre Spike Lee), realizzando un documentario tanto profondo quanto compatto, che fa davvero venir voglia di saperne di più su questo uomo che da solo ha acceso la miccia della blaxploitation.
Curiosità:
Watermelon è modo di dire dispregiativo dei bianchi nei confronti della gente di colore, derisa per l'eccessiva quantità di angurie che consuma.
V.B.

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