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30.03.06
Caro filmaker, come sai bene a Bari il 2 aprile succede qualcosa di importante. Punta Perotti, il grande complesso abusivo costruito a ridosso del mare, dopo anni di battaglie giudiziarie sarà finalmente abbattuto. Il 23 e il 24 aprile saranno demoliti anche gli ultimi edifici e l'orizzonte della città sarà sgombro dei 300.000 metri cubi di cemento che ad oggi lo ostruiscono. S'inaugura domani, venerdì 31 marzo, la quinta edizione dell'Alba International Film festival - Infinity con la proiezione della copia restaurata di Scarecrow, alla presenza del regista Jerry Schatzberg (a cui è dedicata anche la mostra di fotografie Corpo e anima. Fotografie di Jerry Schatzberg). Molti gli incroci interessanti che emergono: cinema e fotografia, cultura ufficiale e realtà underground, evoluzione artistica della città di New York e altro ancora. Ad Alba è inoltre previsto l'intervento di Philip Gröning e Mario Brenta, ai quali il festival quest'anno dedica un omaggio. 28.03.06
Mancano poco più di due settimane alla scandenza del bando (il 15 aprile) per partecipare alla quarta edizione dell'Ischia Film Festival (13-24 giugno 2006), concorso internazionale dedicato ad opere che valorizzino in maniera particolare le location utilizzate. 27.03.06
Direttore artistico del Festival di Cannes dall'edizione del 2001, Thierry Frémeaux può vantare trascorsi d'eccellenza in ambito cinetecario. Quando nel 1982 l'Institut Lumière viene inaugurato a Lione, Frémeaux, poco più che ventenne, vi entra in qualità di semplice impiegato. Già nel 1991 verrà nominato Direttore artistico dell'Istituto, diventato nel frattempo un centro monumentale eretto proprio lì dove i fratelli Lumière girarono il primo film della storia del cinema, La Sortie de l'usine Lumière. 24.03.06
E' on line il bando del prestigioso Premio Ferrero 2006, organizzato dal Teatro Comunale di Alessandria in collaborazione con la Scuola Holden di Torino, e riservato a giovani autori di saggi e recensioni di argomento cinematografico. Un'occasione importante e autorevole per i nuovi talenti della critica e della saggistica sul cinema: ad essere premiati saranno il miglior saggio, la migliore recensione, e un terzo elaborato che riceverà lo speciale "Premio Scuola Holden". La premiazione si svolgerà nel quadro della quinta edizione di Ring!, il Festival della critica cinematografica che si terrà ad Alessandria dal 28 al 30 settembre 2006. Attenzione: il bando scade il 30 giugno 2006.
23.03.06
Schermi d'amore, primo festival dedicato al melodramma cinematografico, compie dieci anni. Numerose le retrospettive e gli approfondimenti che, accanto al Concorso, festeggeranno questa decima edizione, che si terrà come sempre a Verona dal 24 marzo al al 2 aprile. Vincente Minnelli (A casa dopo l'uragano, La tela del ragno, Madame Bovary), tra i principali interpreti del melodramma hollywoodiano degli anni '50, sarà al centro di un'importante retrospettiva. La rassegna "Luci del nord" esplorerà il panorama della produzione melodrammatica dei paesi scandinavi, mentre "Il cielo in una stanza" proporrà una ricognizione del versante più sentimentale della filmografia dei Vanzina.
Per scoprire gli altri appuntamenti in programma, si può visitare il sito ufficiale del festival.
Arrivato ormai alla sue sesta edizione, il Sonar International Short Film Festival, rassegna e concorso internazionale di cortometraggi (a Firenze, dal 22 marzo al 1 aprile 2006) raddoppia. Accanto alle tre sezioni proposte nel festival dedicato al cortometraggio (Internazionale, Visual, per i film sperimentali, e Animazione) parte infatti la prima edizione del Firenze Film Festival, che prosegue fino al 25 aprile. In rete: Sonar International Short Film Festival 16.03.06
15.03.06
Dal 30 marzo al 10 aprile torna il "Sundance milanese". E' giunto infatti alla sua sesta edizione il MIFF, che da anni si propone come ricca vetrina della produzione cinematografica indipendente di tutto il mondo. Un concorso per corto e lungometraggi, proiezioni fuori concorso, eventi speciali, incontri con i registi: dieci giorni all'insegna della promozione del cinema indipendente, con un ricco programma che comprende, tra gli altri, l'atteso noir diretto da Paul McGuigan, Lucky Number Slevin, con Morgan Freeman e Bruce Willis. 13.03.06
In rete: il sito ufficiale 12.03.06
Dal 2001 direttore del Berlin Internationale Filmfestspiele, Dieter Kosslick nasce il 30 Maggio 1948 a Pforzheim, Germania. 11.03.06
Fondatore del Sundance Film Festival, Robert Redford nasce il 18 giugno del 1937 a Santa Monica, California. Come molti studenti americani, Redford durante l'high school si avvicina allo sport, prediligendo il baseball. Proprio grazie allo sport ottiene una borsa di studio per l'Università del Colorado. Il periodo dell'università non è però dei migliori: sarà infatti estromesso prima dalla squadra e, in seguito, dall'università, per motivi legati all'alcool. Quella che però sembrerebbe essere l'inizio della fine si rivela invece un'occasione per accostarsi a qualcosa di diverso. Proprio in questi anni, infatti, Redford si accosta alla pittura, intraprendendo anche dei viaggi nella vecchia Europa per coltivare questa sua passione. Raggiunti discreti risultati, decide di tornare a casa. 10.03.06
E' partita la quinta edizione del Premio Dams di Bologna, concorso e manifestazione all'insegna della multimedialità e della convergenza tra le arti che propone, quest'anno, alcune importanti novità: la sezione Arte del Premio si apre alle Accademie di Belle Arti, e la sezione Cinema raddoppia, proponendo, accanto alle produzioni cinematografiche di giovani autori, un concorso che valorizzi la produzione teorica e saggistica sul cinema.
Al concorso farà seguito il Premio DAMS Festival, manifestazione con un ricco programma di eventi, proiezioni, incontri, spettacoli. Com'è tradizione, i nomi dei vincitori verranno resi noti nel corso della Notte DAMS, una serata di arte, musica e spettacolo che ospiterà nomi prestigiosi.
Il bando del Concorso (che scade il 27 aprile) è disponibile sul sito del Premio Dams .
Giunto alla sua ventiquattresima edizione, il Bergamo Film Meeting (11-19 Marzo 2006) continua a farsi segnalare per l'importanza delle sue retrospettive. Senza trascurare il Concorso principale, che negli anni passati ha ospitato opere di grandi autori all'epoca poco conosciuti, ma in seguito "esplosi" a livello internazionale, come Abbas Kiarostami o Bela Tarr. 08.03.06
Si svolge a Roma, dal 26 al 28 aprile, la terza edizione di Cortoons, Festival Internazionale dedicato al cortometraggio di animazione. 07.03.06
Fanatic About Festival segue in diretta la notte deglio Oscar con un reportage in tempo reale che presenta news ed approfondimenti sul più ambito riconoscimento cinematografico del mondo. 06.03.06
A sorpresa, spiazzando i molti che davano Lee vincitore, la spunta Crash, racconto corale interraziale che in patria ha ricevuto una consistente eco. Fino a questo punto, però era difficile prevederlo. E' finita con un quadruplo ex-equo la serata degli Oscar. A pari merito, con ben tre statuette, si sono piazzati I Segreti di Brokeback Mountain (Miglior Regia Ang Lee, Migliore sceneggiatura non originale e Migliore Attore non protagonista), King Kong (Migliori Effetti speciali, Miglior Suono e Miglior Montaggio Sonoro), Crash (Miglior Film, Migliore Sceneggiatura originale e Miglior Montaggio) e Memorie di una Geisha (Migliori costumi, Migliore Scenografia e Migliore Fotografia). Il film di Ang Lee supefavorito alla vigilia si è scontrato contro un muro di oppositori, riuscendo a portare a casa, è il caso di dirlo, "solo" tre statuette. Grande sorpresa invece per Memorie di Una Geisha e per Crash, eletto, un po' a sorpresa, Miglior Film. Tra i tanti altri premi da sottolineare come purtroppo nessuno dei tre italiani candidati sia riuscito a vincere nulla, ma nonostante tutto ha fatto piacere rivedere un film italiano, quello della Comencini, tra i primi cinque nella categoria dedicata ai film stranieri. Amaro in bocca anche per Capote che conquista un solo Oscar con Philip Seymour Hoffman, miglior attore protagonista. Il premio della migliore attrice protagonista è andato inceve a Reese Whiterspoon, interprete di un "poco nominato" Walk the Line.
Una serata tutto sommato piena di sorprese quindi che come sempre ha creato scontenti e soddisfatti, davanti a delle premiazioni spesso contro tendenza.
V.B.
Ed è proprio Philip Seymour Hoffman, a sbancare, a confermare le azzeccate scommesse. Sale sul palco, surclassa gli altri attori in lizza per la statuetta, e ringrazia, colmo di emozione e con un visibile tremolio delle mani. Anche se i maligni sostengono che quest'anno non sia stato tra i più rosei per le attrici d'oltreoceano e non, la categoria non ha mancato di proporre diversi nomi interessanti. Alla fine della fiera la migliore è risultata essere Reese Witherspoon, che assieme a Joaquin Phoenix è stata rappresentante di un film finito troppo poco sotto la luce dei riflettori: Walk the Line. In nomination era arrivata anche Keira Knightley, che per Orgoglio e pregiudizio ha interpretato la bella Elizabeth Bennet. Abbastanza convincente anche Charlize Theron, che in un anno pieno di successi (ha partecipato anche a Match Point di Woody Allen) avrebbe potuto coronare il tutto con l'ambita statuetta. Brillante a dir poco anche Felicity Huffman in Transamerican, nei panni di un uomo che cerca in tutti i modi di diventare donna. Una parte complessa e delicata da mettere in scena, che la quarantenne di Belford ha saputo rendere in maniera davvero molto particolare. A chiudere il cerchio per le nomination del ruolo femminile va ricordata Judi Dench che ha interpretato il ruolo di una ricca vedova che cerca di combattere disperatamente la solitudine in Lady Henderson presenta. V.B. MIGLIOR FILM MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA MIGLIORE REGIA MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE Hollywood paga dunque il suo debito a uno dei cineasti che più ha snobbato nel corso degli anni: Robert Altman. Il suo Oscar alla carriera è un premio doveroso e coraggioso, per uno dei registi americani più instancabilmente innovatori, anche se i maligni sostengono che dopo gli anni 70 si sia un po' limitato a riprodurre la formula che aveva inventato con capolavori come Nashville o Un matrimonio. Un modo di raccontare l'America spesso corrosivo, quasi sempre corale, stratificato e capace di un naturalismo sorprendente con la sola forza dello stile, della sua macchina da presa mobilissima e discreta, che sa spiare dal vivo la vita a stelle e strisce come nessun'altra. Non ce l'ha fatta il "nostro" La bestia nel cuore di Cristina Comencini, battuta da Tsotsi. La Comencini ha comunque il merito di aver riportato l'Italia tra i migliori cinque film stranieri, cosa che non accadeva dalla Vita è bella di Benigni. All'interno della categoria erano comunque ben diverse le tematiche affrontate dalle altre quattro pellicole in nomination, tutte incentrate sull'impegno sociale e sul tema storico. Da Joyeux Noël di Christian Carion, ambientato alle soglie della I Guerra Mondiale, alla coproduzione franco-tedesco-olandese Paradise Now, di Hany Abu-Assad incentrato sul conflitto Israelo-Palestinese. La Rosa Bianca, rappresentante della Germania, altra pellicola da sottolineare, segue le ultime ore di vita di Sophie Scholl , una giovane studentessa tedesca che insieme al fratello e pochi altri, nel 1943 in Baviera, tentò di opporsi al Nazismo con il gruppo della "Rosa bianca". Ha quindi vinto un'altra coproduzione, questa volta tra Gran Bretagna e Sud Africa, Tsotsi Nella cinquina per il miglior attore protagonista, l'ha spuntata George Clooney e la sua impegnata e importante interpretazione nel film Syriana. Clooney, in gara con Syriana e Good Night and Good Luck, agguanta così la statuetta battendo il bel Jake Gyllenhall partner di Heath Ledger, nel pluricandidato Brokeback Mountain. La lista continuava con il bravo Paul Giamatti, che affiancava il pugile Russel Crowe nel drammatico Cinderella Man. Qualche chance verso l'ambita statuetta sembrava averne anche Matt Dillon per Crash. Chiudeva il cerchio William Hurt per il ruolo di Richie Cusack, nel thriller A History of violence di David Cronenberg. C.L. Rachel Weisz si aggiudica l'Oscar per la categoria di miglior attrice non protagonista. L'attrice del poco premiato The Costant Gardner ha vinto contro una accanita concorrenza da affrontare,seppure quest'anno non siano state molte le parti importanti interpretate da donne. In una categoria che da molti è stata battezzata delle giovani promesse, le proposte non sono mancate. Se all'interno delle varie categorie abbiamo trovato i soliti 4-5 film, qui le cose sono andate diversamente essendo apparse diverse novità. Junebug è stato rappresentato da una discreta Amy Adams. Capote inoltre ha ricevuto un'ennesima nomination con Catherine Keener mentre Michelle Williams è stata l'unica donna candidata per il già super premiato I segreti di Brokeback Mountain. A chiudere l'elenco delle nomination troviamo Frances McDormand che grazie alla brillante interpretazione in North Country si è meritata la candidatura per l'ambita statuetta. Anche qui quindi una bella battaglia tra attrici che certamente non scompariranno dal panorama mondiale. V.B. Dopo la nomination dell'anno scorso per Million Dollar Baby, Paul Haggis vince la statuetta per la sceneggiatura di Crash, film altmaniano sullo sfondo di una soffocante Los Angeles. Brokeback Mountain sfiora l'en plein, vincendo anche nella categoria delle sceneggiature non originali. Il soggetto è di Diane Ossana e dell'autore di western Larry McMurtry. Dan Futterman è invece sceneggiatore di Capote, tratto dal libro di Gerald Clarke sull'esperienza del grande scrittore americano, alle prese col suo classico A Sangue Freddo.
Il mediocre fumetto noir di John Wagner, A History of Violence, è stato plasmato e stravolto da Josh Olson, capace di rendere le atmosfere della gangster-story perfettamente cronenberghiane. Controverse le sceneggiature di Munich e The Constant Gardener. La prima, tratta dal libro storico di George Jonas, è una ricostruzione della strage delle Olimpiadi del 1972. La seconda, adattata da Jeffrey Caine, proviene dalla spy-story di John le Carré, ambientata nell'Africa devastata dalle multinazionali.
M.B.
Vince Crash, un intricato labirinto di punti di vista, impronatato sulla coralità dei molteplici personaggi, e strutturato in un complesso montaggio architettonico realizzato da Hughes Winborne. Uno dei grandi esclusi dalla competizione principale degli Oscar 2006 è stato sicuramente King Kong. Il colosso di Peter Jackson, spodestato senza tanti complimenti da Miglior Film, Miglior Regia e analoghi, diventava dunque subito il film da battere per la categoria degli Effetti Speciali. La casa responsabile degli effetti di King Kong è la WETA di Jackson, che ha partecipato anche agli effetti speciali di Le cronache di Narnia, uno dei tre concorrenti, insieme alla lucasiana Industrial Light and Magic. Quest'ultima è la principale responsabile degli effetti del terzo candidato: La guerra dei mondi di Spielberg. Più che uno scontro tra film, in questo senso, uno scontro tra le due compagnie principali oggi sulla piazza nel settore.
In una categoria che a spallate prova a farsi spazio nel panorama dei festival internazionali, si aggiudica il premio come miglior film di animazione Wallace & Gromit: La maledizione del coniglio mannaro, commedia brillante in cui l'ormai celebre inventore Wallace e il suo fedele cane Gromit sono chiamati a disinfestare la residenza di Lady Tottington che ha subito una vera e propria invasione da parte di insaziabili animaletti. Un'ottima sfida all'interno di una categoria che a spallate prova a farsi spazio nel panorama dei festival internazionali.
Seppure siano solo in tre a rappresentare la categoria agli Oscar di quest'anno, si tratta senza dubbio di pellicole quanto mai significative. Altro concorrente di lusso era infatti la pellicola di un Tim Burton in forma smagliante, La Sposa Cadavere, simpatica e certamente originale non solo per quanto riguarda gli effetti speciali, ma soprattutto per la particolare sceneggiatura. Altrettanto interessante sembra essere Il Castello errante di Howl, parabola sulla terza età e sull'arte di affrontarla senza angosce. Da un po' di tempo a questa parte le più importanti case di produzione non mancano di sfornare almeno un film di animazione all'anno. La ricetta funziona, attira e sembra incuriosire il pubblico. Sfatato il tabù che legava questo genere di film ad un pubblico di bambini, trame e pellicole hanno offerto davvero un'ampia scelta.
V.B.
Come spesso succede, anche quest'anno l'Academy concede diverse soddisfazioni all'Italia sul lato tecnico, candidando alla statuetta diverse "maestranze" di prestigio. Dopo la discutibile prestazione del volto di talk show David Letterman qualche anno fa, tutto ci si poteva aspettare dal comitato organizzatore degli Academy Awards salvo che far cadere di nuovo la scelta su un personaggio del piccolo schermo. Invece è toccato a Jon Stewart. Evviva, dicono quelli (pochi) che lo conoscono al di fuori degli Stati Uniti. |
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