Luca Raffaelli è direttore artistico di Castelli Animati, la rassegna di Genzano Romano dedicata al mondo dell'animazione. Nato a Roma quarantatrè anni fa, Raffaelli è oggi uno dei più grandi esperti e divulgatori del fumetto in Italia. Con l'entusiasmo che caratterizza tutti i veri amanti dei comics si è per anni, giustamente, infischiato della bassa considerazione che i fumetti e i cartoni animati godono nel nostro paese e si è posto l'obbiettivo di dare al comic il posto che gli spetta nel panorama culturale nazionale.

Non è ancora partito ma il 44° Festival dei Popoli fa già parlare di se. Film d'apertura sarà infatti The Revolution Will Not Be Televised dei
due registi irlandesi, Kim Bartley e Donnacha O'Brian e prodotto da David
Power. Il documentario racconta del fallito tentativo di colpo di stato in Venezuela dell'aprile 2002 a danni del presidente Hugo Chavez, uno più controversi personaggi dell'attualità politica latino americana. Sospeso tra riformismo alla Lula e autoritarsmo castrista, tra tentazioni militariste e mistica bolivarista, il presidente venezuelano Hugo Chavez risulta essere, a seconda di chi ne parla, un pericoloso dittatore o un coraggioso liberatore.

Si è conclusa, con la proclamazione dei vincitori dei due concorsi, l'ottava edizione dell'International Short Film Festival di Siena. La giuria della competizione nazionale, composta da Paola Bocci, Stephen Natanson e Serafino Fasulo, ha assegnato il Premio Jameson al Miglior Cortometraggio a Rosso Fango di Paolo Ameli, un piccolo racconto sulla Grande Guerra dal finale beffardo. Il premio, che ammonta a 6.000 euro è assegnato con il contributo del Coordinamento Europeo dei Festival di Cinema e della John Jameson & Son LTD. Sempre nella competizione nazionale è stato assegnato il Premio Kodak per la Migliore Fotografia a L.City di Sandro de Rosario, un cortometraggio astratto e onirico, realizzato con tecniche diverse, dall'animazione all'uso di fotografie.

Il cortometraggio è diventato negli ultimi anni una forma di espressione cinematografica sempre più usata dagli autori e sempre più apprezzata dal pubblico. Non più dunque solo semplice banco di prova per studenti di cinema, ma una forma d'arte a tutto tondo con la dignità e il rispetto di ogni altro genere cinematografico. A rendere omaggio ai cortometraggi torna, nella sua ottava edizione, il Festival Internazionale del Cortometraggio di Siena. Dal 21 al 29 novembre verranno presentati nella città toscana alcuni dei migliori esempi di racconto breve per immagini.

1° classificato
Laura Spagnoli

La foto Piedi di Laura Spagnoli ha vinto il gioco Scatta il Festival! organizzato, da Kodak e fanaticaboutfestivals.it, in occasione dell'International Short Film Festival di Siena e si è aggiudicandosi una Kodak Advantix F620.
Le altre foto in gara:

Si è aperta, mercoledì 26 dicembre, l'ottava edizione dei Castelli Animati.
Fedele al ruolo di principale manifestazione italiana del settore, la manifestazione diretta da Luca Raffaelli, continua anche questíanno la rassegna dei suoi celebri ospiti da tutto il mondo con un maestro del calibro dellíinglese Peter Lord, fondatore (insieme a David Sproxton) dellíAardman Animation, vincitrice di tre premi Oscar con Creature Comforts e con due episodi delle famosissime avventure di Wallace & Gromit (The Wrong Trousers e A Close Shave), divenuti un classico per tutti gli appassionati di cinema díanimazione.

A mia madre piacciono le donne, il film spagnolo di Daniela Fejerman e Inés París, ha trionfato alla prima edizione di Gender Bender. La commedia è incentrata sulla figura di tre sorelle, tre donne adulte, affermate professionalmente e convinte dei propri valori moderni e progressisti, la cui madre decide di instaurare una relazione con una giovane donna. Dopo una prima reazione di facciata, tollerante e rispettosa, le tre donne entrano, ognuna in modo diverso, in crisi. La più giovane, scanzonata rockettara, fa dell'avvenimento il tema di una sua canzone. Un'altra sorella inizia a mettere in discussione i propri rapporti con gli uomini e la propria identità sessuale. Ma sarà l'ingresso della questione ereditaria, a trasformare le tre sorelle in tre perbeniste intenzionate a distruggere il nuovo rapporto.

Inizia con successo la prima edizione di Gender Bender, il festival di cinema, musica, televisione e letteratura organizzato dal Cassero di Bologna in collaborazione con The Culture Business e sponsorizzato da CultNetworkItalia. Sale piene al Lumieré, piena la Salara e una partecipazione attenta e numerosa al convegno su Yukio Mishima. Gender Bender è insomma riuscito a incuriosire un pubblico eterogeneo, spesso inaspettato, ma sempre curioso e interessato.

Parte mercoledì 25 novembre, l'ottava edizione di Filmmaker - doc, la rassegna internazionale dedicata al lavoro e ai temi sociali, che si svolgerà presso lo spazio Oberdan di Viale Vittorio Veneto. A fianco del Concorso Ufficiale, il cui primo premio ammonta a 5.000 euro, verrà presentata una retrospettiva dedicata all'archeologo ungherese Peter Forgacs, autore di documentari amatoriali sulla storia del novecente.

Una tradzione di Filmmaker - Doc è la promozione di giovani autori attraverso la produzione, da parte del festival, di film a basso costo. I sei film prodotti quest'anno verrano presentati nella sezione Paesaggi Umani.

Il programma del festival:

Nato nel 1959, il Festival dei Popoli di Firenze, vive negli ultimi anni un profondo mutamento della propria missione. Pensato infatti come momento di riflessione su realtà, culturali e geografiche, lontane per il pubblico italiano dell'epoca, il Festival dei Popoli si trova oggi in una realtà in cui quei popoli, che per tanti anni ha aiutato a conoscere, vengono a stretto contatto con noi. Da finestra su realtà lontane insomma, il Festival si sta ripensando come ponte tra realtà vicine e diverse. Sotto la luce di questi cambiamenti si aprirà il 28 novembre la 44° edizione del Festival dei Popoli.

Generi e identità sessuale stanno subendo nel corso degli ultimi anni un costante mutamento ed evoluzione: il bacio tra Madonna e Britney Spears agli MTV Awards, lo slittamente identitario di Marilyn Manson, la beffa degli stereotipi etero ed omosessuali nei Simpson, i fumetti gay letti prevalentemente da ragazze eterosessuali fino alle mille derive della controcultura degli anni sessanta.

Per intercettare e decifrare queste continue evoluzioni è nato Gender Bender, un festival di cinema, televisione, scrittura e musica, che si è prefisso l'obiettivo di traghettarci dalla Guerra dei Sessi al Gioco trai Generi.

Organizzato dal Cassero Gay Lesbian Center, in collaborazione con CultNetworkItalia, dal 13 al 23 novembre, spaziando in giro per la città di Bologna, Gender Bender cercherà dunque di fare il punto su come, creativamente, i generi maschile, femminile slittino verso nuove inesplorate frontiere

Qui sotto le prime fotografie che partecipano al gioco Scatta il Festival!, organizzato da Fanaticaboutfestivals in collaborazione con Kodak. Sei in tempo anche tu per giocare insieme a Gender Bender. Ritira la macchina fotografica, messa a disposizione da Kodak, presso il Cassero e scatenati. Cattura con un immagine quello che pensi essere lo spirito del festival e inviala, digitalizzata, a info@fanaticaboutfestivals.it oppure consegnala direttamente, a partire dalle otto di sera, alla cassa del Festival presso il Cassero. Ai migliori, l'onore della pubblicazione.

Si avvicinano le date di Gender Bender, il festival di cinema, televisione e musica, che si svolgerà a Bologna dal 13 al 23 novembre. Da giovedì 13, giorno d'inizio del festival, sarà possibile ritirare gli inviti per Gender Bender presso la libreria Mel Bookstore a Bologna in via Rizzoli 18. Gli inviti, ogni persona ne potrà ritirare quattro, danno diritto, ad ingressi scontati o gratuiti agli eventi di Gender Bender. Per le proiezioni presso il cinema Lumière, l'invito potrà essere cambiato alla cassa con un biglietto a due euro. Ingresso scontato anche per i concerti al Cassero, presso la Salara: l'invito da diritto ad un ingresso a cinque euro. Entrata gratuita invece per convegni e per i party del Cassero.

Secondo giorno a Virtuality Conference, la tre giorni torinese dedicata a realtà virtuale, effetti digitali e cinema 3D. Dopo aver inaugurato con Gino Acevedo, che ha mostrato come è riuscito a trasformare Gollum da personaggio del romanzo di Tolkien in uno dei protagonisti principali del film di Peter Jackson la Virtuality Conference ha ospitato Scott Ross, fondatore, insieme a James Cameron e Stan Winston, di Digital Domain e vincitore di due premi Oscar, per Al di là dei sogni e Titanic.

E l'ospite americano non ha certo annoiato l'attento pubblico torinese. "Volete proprio saperlo?" ha esordito Scott Ross "A me degli effetti speciali non frega proprio nulla. E la tecnologia mi annoia da morire, perfino quando sono io a parlarne?. Con questa dichiarazione, decisamente controtendenza, il fondatore di Digital Domain ha fatto sobbalzare tutto l'uditorio.

Quest'anno i tradizionali appuntamenti legati agli Academy Awards sono stati anticipati di ben tre settimane. Le nomination, dei 76° Oscar, verranno infatti annunciate il 27 gennaio del 2004, il 4 febbraio vengono spedite le schede per votare e, dato il tempo ai membri dell'Academy di scegliere, i premi verranno consegnati al Kodak Theatre il 29 febbraio 2004. Per il resto le altre date restano le stesse: il 31 dicembre scade l'anno entro il quale devono uscire nella sale americane i film che vogliono essere candidabili. Per i film in lingua straniera invece la data ultima per la presentazione della candidatura era il 1 ottobre scorso. La lista dei film, da ben 56 paesi, un record, che aspira ad entrare nella cinquina finale è stato reso pubblico.

Il dolore, che non si riesce ad esprimere, che non si riesce ad ascoltare, che si mangia l'anima, è il tema dell'ultimo, sofferente, film di Clint Eastwood Mystic River. Dopo essersi divertito con due titoli più leggeri come Blood Work e Space Cowboys, Eastwood, si ributta senza pietà in una storia di violenza e solitudine metropolitana.
Mystic River è stato presentato allo scorso festival di Cannes, guadagnandosi i favori della critica ma rimanendo all'asciutto di premi. Ed è un peccato, visto che la Palma d'Oro è andata ad un operazione, per certi versi simile ma molto meno riuscita, come Elephant di Gus Van Sant.

Ospite d'apertura di Virtuality Conference di Torino è Gino Acevedo. Acevedo è stato il responsabile, per conto della Weta, dei Make Up Effects di Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. E' stato colui che, insomma, si è occupato di nasi, orecchie, piedi e quant'altro di hobbit, orchi e Uruk-Hai. Considerando la vastità di popoli e razze che vivono nella Terra di Mezzo si capisce l'importanza del suo lavoro nella realizzazione della trilogia tolkeniana. Nell'ultimo anno e mezzo ha dovuto inoltre coniugare il lavoro della Weta Workshop, il dipartimento della società di Richard Taylor che si occupa della realizzazione fisica degli effetti, con il lavoro della Weta Digital, il dipartimento specializzato negli effetti digitali, per riuscire a trasformare Gollum in uno dei personaggi più vivi ed espressivi del film.