Uno dei grandi esclusi dalla competizione principale degli Oscar 2006 è stato sicuramente King Kong. Il colosso di Peter Jackson, spodestato senza tanti complimenti da Miglior Film, Miglior Regia e analoghi, diventava dunque subito il film da battere per la categoria degli Effetti Speciali. La casa responsabile degli effetti di King Kong è la WETA di Jackson, che ha partecipato anche agli effetti speciali di Le cronache di Narnia, uno dei tre concorrenti, insieme alla lucasiana Industrial Light and Magic. Quest'ultima è la principale responsabile degli effetti del terzo candidato: La guerra dei mondi di Spielberg. Più che uno scontro tra film, in questo senso, uno scontro tra le due compagnie principali oggi sulla piazza nel settore.
Uno scontro vinto dalla WETA, che ha così riscattato le enormi ambizioni (artistiche, produttive e quant'altro) di un progetto, King Kong, verso il quale il pubblico non è stato eccessivamente favorevole.
Ma è anche una consacrazione personale di Richard Taylor, coordinatore degli effetti speciali, partner di lunga data del regista neozelandese, arrivato ormai al quinto Oscar, dopo i due (oltre che per gli effetti anche per il trucco) per Il signore degli anelli: La compagnia dell'anello e i due (sempre effetti e trucco) per Il signore degli anelli: Il ritorno del re.
M.G.