
Il premio per la fotografia raduna quest'anno un gruppo di talentuosi "cinematographers" più o meno giovani, nessuno dei quali ha comunque mai raggiunto un riconoscimento maggiore.
Dalle oscurità di Batman Begins (grazie all'esperto Wally Pfister), alle luminosità aurorali del messicano Lubezki (The New World) e a quelle dolenti di Brokeback Mountain (Rodrigo Prieto), al bianco e nero di Robert Elswit (Good night, and Good luck).
La consacrazione però è per Dion Beebe (Memorie di una geisha) direttore della fotografia già di una certa esperienza (si è imposto all'attenzione con gli ultimi film di Michael Mann e Jane Campion), e dallo stile riconoscibile, giocato su tonalità notturne e taglienti.
M.G.