Ha inizio una stagione molto importante per l'ormai trentenne Redford, che si conferma attore dall'eccezionale talento grazie alle interpretazioni indimenticabili di film come Butch Cassidy (1969), al fianco di Paul Newman, Corvo rosso non avrai il mio scalpo (1972), di Sydney Pollack, La stangata (1973) e Tutti gli uomini del presidente (1976), di Alan J. Pakula.
Il mito di Redford, come spesso accade, trascende i suoi personaggi, vivendo gran parte della sua originalità negli ideali "liberal" che ha sempre portato avanti: basti pensare al protagonista di Come eravamo, film in cui appare lo spirito libero di un giovane americano convinto che la guerra non sia il modo migliore per esportare il "way of life" made in Usa.
Il 1980 segna una tappa altrettanto importante nella carriera di Redford, l'esordio alla regia con Gente comune, film che riceverà l'Oscar come miglior film e migliore regia.
L'anno seguente, nel 1981, Redford fonda il Sundance Institute e il Sundance Film Festival tra le montagne dello Utah: un'iniziativa che forse rappresenta al meglio gli ideali dell'istrionico Redford, e che si pone come obiettivo quello di promuovere il cinema indipendente di tutto il mondo. Il lavoro dell'Istituto va però ben oltre la realizzazione del Festival, che avviene con cadenza annuale; esso infatti si occupa principalmente di promuovere e diffondere il cinema indipendente come forma alternativa al circuito delle major. Attraverso università e laboratori sono moltissimi coloro che si rivolgono al Sundance Institute per scoprire i modi e i luoghi in cui è possibile fare del cinema senza il coinvolgimento di grossi capitali. A venticinque anni di distanza dalla sua creazione, il Sundance è ormai diventato una sorta di autorità nel settore, raggiungendo una lunga e differenziata eco in quasi tutto il mondo.
V.B.