Gli americani, se piazzano qualche blockbuster (Il codice Da Vinci, X-Men 3, United 93), si presentano in Concorso soprattutto con le nuove leve, dalla Marie Antoinette di Sofia Coppola al musical futurista Southland Tales di Richard Kelly (l'autore di Donnie Darko) a Richard Linklater, presente con ben due film (Fast Food Nation e, in "Un Certain Regard", A Scanner Darkly). C'è però il veterano Sidney Pollack fuori concorso con un film sul grande architetto Frank Gehry.
La Francia, dopo alcuni anni di incertezza, torna ad essere abbondantemente rappresentata. Ben cinque in concorso: Belvaux, Bouchareb, Dumont, Garcia, Giannoli. Grande attesa per i ritorni di alcuni beniamini della cinefilia più oltranzista, come il grande vecchio Monte Hellman (che contribuì a scoprire e lanciare Tarantino) che presenta un cortometraggio fuori concorso, o Pedro Costa. Come sempre, grande spazio agli autori "tradizionalmente intesi", con i film di Nuri Bilge Ceylan, Bruno Dumont, Alejandro Iñàrritu, Aki Kaurismaki, Tony Gatlif, Johnnie To, Abderramahne Sissako (gli ultimi tre fuori concorso).
M.G.

In rete:
Il sito del Festival