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•• 12.08.05 ••
Il programma di Venezia si arrichisce
050812venezia01.jpg The Descent di Neil Marshall e Veruschka di Paul Morrissey e Bernd B??hm completano il programma della 62. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Secondo film di chiusura della sezione Fuori concorso, insieme a Perhaps Love di Peter Ho-sun Chan, sar?� The Descent di Neil Marshall, considerato dalla critica uno dei migliori horror inglesi di tutti i tempi. Opera seconda del regista del fortunato Dog Soldiers (2002), terrificante avventura licantropa di sei militari, The Descent ha un cast interamente femminile.

The Descent è stato salutato dalla critica britannica come caposaldo del genere horror. Così scrive Johnny Vaughan (The Sun, 8 luglio): "è fantastico che gli inglesi insegnino a Hollywood come girare dei veri horror, prendendo il meglio della tradizione americana". Il Nigel Andrews (Financial Times, 8 luglio) lo giudica assolutamente terrificante: "La forza del film è che si rifiuta di fare anche un solo passo indietro: impossibile scendere a patti, impossibile tornare indietro". "Il film è quasi insostenibile"
Veruschka, il documentario di Paul Morrissey e Bernd Böhm sulla vita della celebre modella e artista Vera von Lehndorff ("Veruschka"), completa il programma della sezione Orizzonti, dove sarà il film di chiusura per la linea di programmazione di documentari, concorrendo al Premio Orizzonti Doc.

050812venezia02.jpg Con lo pseudonimo "Veruschka", Vera von Lehndorff è stata una delle prime modelle universalmente celebri. Il film di Morrissey e Böhm ne ripercorre la vita sin dall'infanzia in Polonia. Il padre, sostenitore della resistenza anti-nazista, partecipa al fallito attentato a Hitler e viene arrestato e ucciso. Vera e la sua famiglia sono lasciati al destino di molti rifugiati. Il completamento degli studi è seguito dalla sua trasformazione nell'esotica modella "Veruschka", e nella fulminea ascesa nell'empireo delle star. A vent'anni posa per i quadri di Salvador Dalì, appare in Blow Up (1966) di Michelangelo Antonioni, collabora regolarmente con Diana Vreeland per memorabili servizi su "Vogue", posando per fotografi del calibro di Irving Penn, Richard Avedon, Helmut Newton, David Bailey. Negli anni successivi, quelli della maturità, Vera si dedica all'attività artistica, collabora con Holger Trülzsch per un progetto di body-painting che sfocia nel volume Transfigurations, lavora a progetti fotografici e video. Le sue opere sono esposte al Centre Pompidou di Parigi e all'Art Institute di Chicago.

Su Fanaticaboutfestivals.it
>> L'archivio della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia

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