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•• 19.05.09 ••
HOMEWORK FESTIVAL: get the art out!

logo_hwf7_web.jpg A fine maggio dal 28 al 30 prende il via a Bologna Homework Festival 07. Festival di musica elettronica e arti digitali, oramai diventato un punto di riferimento nel panorama italiano della musica elettronica e delle arti digitali. Homework Festival si articola fra performance dal vivo di musica elettronica e live visuals, installazioni, workshop e dibattiti incentrati sul rapporto fra arte e tecnologia. Come negli anni passati, Homework Festival proporrà una riflessione sui vari aspetti delle culture digitali tenendo in considerazione sia le declinazioni più pop sia quelle orientate all’avanguardia e alla ricerca.

L’associazione culturale Homework con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Bologna e del Quartiere San Vitale, presenta quindi un ampio programma ricco di interesse.
L’apertura di questa edizione è affidata al musicista giapponese Yoshihiro Hanno in arte Radiq (Logistic Records). Il suond dell’artista, conosciuto anche come compositore di colonne sonore, è una miscela elegante di elettronica minimale, jazz e dub.
Venerdì 29 maggio sarà la volta del britannico Lukid (Werk Discs), nome di punta della scena Abstract Hip Hop internazionale, con un live che si muove fra atmosfere eteree mitteleuropee e beat sbilenchi. Sempre sulla scia Abstract seguirà il Live Act di Dorian Concept, giovane promessa austriaca del movimento di Instrumental Hip Hop/Wonky Beat.
Totale cambio di registro in nottata: sarà il produttore e dj argentino Matias Aguayo (Kompakt) ad infammare il dancefloor del Kindergarten, ricreando l’atmosfera dei “bumbumbox” parties sudamericani, eventi organizzati da Cómeme, collettivo ed etichetta di Aguayo.
Sabato 30 maggio Homework Festival ospiterà in anteprima assoluta il nuovo live audio/video del musicista americano Bruno Pronsato. Ex batterista punk, il raffinato perfomer e produttore di Seattle si sposta dalla techno verso sonorità più orientate all’ascolto e si avvale del contributo del video artista italiano, in pianta stabile a Berlino, Marco Rafanelli.
Il festival si concluderà con il party finale al Cassero che vedrà come protagonista il produttore bulgaro Kink, che proporrà un set black acid house dal groove travolgente.
Homework festival si distingue anche quest'anno per la scelta di una location esclusiva come lo Spazio Sì, in San Vitale 67, centro di produzione e ricerca della compagnia Teatrino Clandestino.
Il festival sarà anche momento di riflessione sui vari aspetti delle culture digitali. Nello specifico durante i pomeriggi del festival sarà possibile partecipare a workshop dedicati al mercato dell’industria discografica e alle tecnologie che rendono possibili una performance audio/video.

A.B.



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