La Berlinale celebrerà i 60esimo anniversario dell’agenzia fotografica Magnum, con un programma di 33 film in Magnum in motion che includerà documentari, testimonianze e corti da tutto il mondo. L’agenzia, fondata nel 1947 da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David “Chim” Seymour, ha aperto un nuovo capitolo nella storia del fotogiornalismo e rappresenta un’importante memoria visiva. Molti dei fotografi saranno presenti alle proiezioni e, per l’occasione, la galleria “Camera work” esporrà i lavori dei fotografi della magnum.

La retrospettiva City Girls. Images of Women in Silent Film, indaga il cambiamento e il nuovo ruolo della donna all’inizio del ventesimo secolo. La “New woman” è rappresentata con pettinature mosse, con uno sguardo audace e maniere più confidenziali che aggiunte ad una vita sociale e lavorativa portano ad un ruolo nella società che è anche espressione di sollevamento politico e cambiamenti sociali all’inizio del ventesimo secolo.

Pochi fortunati spettatori avranno l’onore di assistere alla performance Brad Upon he Brain! di Guy Maddin. Il regista, considerato uno dei più individualistici registi canadesi, unisce gli elementi del film noir al surrealismo al melodramma alla cultura pop americana, in una regia unica e sperimentale presentata nella sezione Focus nella Deutsche Oper Berlin, con una protagonista d’eccezione Isabella Rossellini, come voce narrante, accompagnata dall’orchestra dell’Opera di Berlino. Nell’universo onirico di Maddin la Rossellini recita la parte di una proprietaria di una birreria con gambe artificiali in vetro.

Ma la Berlinale non è solo il festival, da tre anni infatti è nato il Berlinale Co-Production Market che ha prodotto 30 progetti, di cui 12 sono già stati realizzati e 10 sono stati fatti dentro il programma di categoria A della manifestazione. Tra i progetti realizzati da ricordare The Sun di Alexander Sokurov, Nuovomondo di Emanuele Crialese e Sonetàula di Salvatore Mereu. Per il 2007 sono stati presentati 37 nuovi progetti tra cui When Elephants Fight dell’italiano Domenico Distilo e The Rescued del bosniaco Srdjan Sarenac.

Per quanto riguarda i film in concorso, la manifestazione offre anche quest’anno un’ampia scelta di film da tutti i continenti, puntando come sempre sulla qualità e l’impegno. Tra i film ricordiamo gli americani The Good Shepherd di Robert De Niro con Matt Damon e Angelina Jolie, The Good German di Steven Soderbergh con Gorge Clooney, gli europei Irina Palm di Sam Garbarsi, Goodbye Bafana di Bille August (il regista di “Il senso di Smilla per la neve”), con Joseph Fiennes, che racconta la storia vera della guardia bianca per più di vent’anni di Nelson Mandela. Il film coreano I Am A Cyborg But That’s Ok di Park Chan-Wook, l’argentino La Leon di Santiago Otheguy, il brasilinao A casa de Alice di Chico Teixeira, il tedesco Ferien di Thomas Arslan, l’israeliano The Bubble di Eytan Fox, i koreani Dasepo Sonyeo (Dasepo Naughty Girls) di E. J-Yong, Haebyuneui Yoein (Woman on the Beach) di Hong Sangsoo e Hu-hwae-ha-ji An-ah (No Regret) di Leesong Hee-il.
Sarà inoltre presentato il film El Camino de los Ingleses (Summer Rain) di Antonio Banderas e Interview di Steve Buscami.

La giuria, che andrà ad assegnare quest’anno l’Orso d’Oro e d’Argento, è composta da sette esperti e star internazionali del cinema; il presidente Paul Schrader e i giurati Hiam Abbass, Mario Adorf, Gael García Bernal, Willem Dafoe, Nansun Shi e Molly Malene Stensgaard che porteranno un po’ di glamour, di passione e di esperienza al festival, anche se a detta del direttore Dieter Kosslick il loro lavoro e le loro decisioni non saranno facili.

Per maggiori informazioni visita il sito www.berlinale.de