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•• 19.10.04 ••
Gender Bender Festival

gender_bender


Dal 29 ottobre al 3 novembre 2004 Bologna ospita la seconda edizione di Gender Bender, festival
internazionale sul tema delle identità, una delle questioni più urgenti tra le riflessioni del vivere contemporaneo.
Il Festival presenta i nuovi immaginari legati alla rappresentazione del genere maschile e femminile, esempi
tratti dal cinema, le arti visive, la letteratura, la musica e le arti performative.
Il Festival è il primo progetto che attiva tutte le realtà artistiche e scientifiche che hanno
sede allinterno della Manifattura delle Arti, il nuovo polo culturale di Bologna sorto nellantica area portuale
della città: il Cassero, la Cineteca di Bologna, la Galleria dArte Moderna, le nuove sale del Cinema Lumiére, il
Dipartimento di Musica e Spettacolo dellUniversità di Bologna.

Dal 29 ottobre al 3 novembre 2004 Bologna ospita la seconda edizione di Gender Bender, festival
internazionale sul tema delle identità, una delle questioni più urgenti tra le riflessioni del vivere contemporaneo.
Il Festival presenta i nuovi immaginari legati alla rappresentazione del genere maschile e femminile, esempi
tratti dal cinema, le arti visive, la letteratura, la musica e le arti performative.
Il Festival è il primo progetto che attiva tutte le realtà artistiche e scientifiche che hanno
sede allinterno della Manifattura delle Arti, il nuovo polo culturale di Bologna sorto nellantica area portuale
della città: il Cassero, la Cineteca di Bologna, la Galleria dArte Moderna, le nuove sale del Cinema Lumiére, il
Dipartimento di Musica e Spettacolo dellUniversità di Bologna.



Diversi i percorsi che la seconda edizione di Gender Bender presenta al suo interno.

ERWIN OLAF: IMITATION OF LIFE - Mostra fotografica di Erwin Olaf

Alla presenza del grande fotografo olandese Erwin Olaf, il festival si apre con la mostra fotografica Erwin
Olaf: Imitation of Life (dal 29 ottobre al 28 novembre - Villa delle Rose, via Saragozza 228/230); la mostra,
curata da Walter Rovere, è la più vasta finora ospitata in Italia.

Levento è realizzato in partnership con Lavazza.

Nato in Olanda nel 1959, Olaf è uno degli artisti più innovativi che attualmente lavorano nel campo della
fotografia. Ha tenuto importanti mostre personali allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al Groninger Museum
di Groningen
, alla Kunsthaus for Modern Art di Rotterdam, al Frankfurter Kunsteverein e al Ludwig Museum in
Germania
, al Paris Photo, alla Flatland Gallery di Utrecht, alla Wessel OConnor di New York, allEspacio Minimo di Madrid. Le sue serie fotografiche, nei primi anni ottanta in bianco e nero e dagli anni novanta passate
al colore e a raffinati quanto virtuosistici interventi di rielaborazione digitale, si presentano come commenti
ricchi di humour sui processi comunicativi dei mondi della pubblicità, della moda, dei tabloid scandalistici,
della fotografia pornografica, ma rielaborando anche immagini della storia dellarte. In esposizione le sue serie
complete: Fashion Victims, Mature, Separation, Paradise the Club, la controversa Royal Blood; e tra le altre,
immagini scelte da Paradise Portraits.



HANS CHRISTIAN ANDERSEN

Il festival dedica un omaggio alla vita e allopera del grande scrittore danese, di cui nel 2005 ricorre il secondo
centenario della nascita.

Andersen (1805-1876) è uno degli autori più importanti del panorama ottocentesco, mentre i personaggi delle
sue fiabe sono diventati parte del bagaglio culturale di tutto il mondo. Le iniziative a lui dedicate sono
unoccasione di verifica dei luoghi comuni rispetto alla sua produzione e di approfondimento degli aspetti meno
noti della sua vita e della sua opera. Tra queste iniziative si sottolinea il Convegno internazionale (30 e 31
ottobre, Auditorium del Dipartimento di Musica e Spettacolo, via Azzo Gardino 65), dove il dato biografico
dellautore e i temi di grande importanza, quali la sessualità e la religione, verranno a intrecciarsi con i motivi, i
caratteri e le vicende narrate nelle sue opere, in un continuo gioco di rimandi che alimentò molta della sua
produzione, in una generale rilettura dei racconti, portatori, allo stesso tempo, di un sofisticato insegnamento
morale e di una forte carica di ambiguità. Tra i relatori, Bruno Berni, traduttore, saggista e direttore della
biblioteca dellIstituto Italiano di Studi Germanici, Antonio Faeti esperto di letteratura per ragazzi, Emanuela
Martini critico cinematografico, saggista e giornalista.

Gli appuntamenti dedicati ad Andersen proseguono con lo spettacolo teatrale Il compagno di viaggio, (1
novembre ore 21.30, Sala Borsa, p.za Nettuno, 3) portato in scena da Ascanio Celestini, uno dei protagonisti
più interessanti della nuova scena teatrale italiana; autore e interprete di un teatro di narrazione per cui ha vinto
nel 2002 il Premio UBU. Con Il Compagno di viaggio, Celestini si cimenta con la narrazione di alcune delle
fiabe più enigmatiche e divertenti del poeta danese.



Non potevano mancare gli omaggi cinematografici (Cinema Lumiére, via Azzo Gardino 65), con due
capolavori tratti da opere di Andersen: Scarpette Rosse, film del 1948 dei registi inglesi William Powell e
Emeric Pressburger, melodramma perfetto, in equilibrio tra romanticismo e maledettismo, ammirato da
Scorsese, Coppola, De Palma e Gene Kelly e Lacciarino Magico (17 novembre ore 10), rarissimo e
affascinante lungometraggio danimazione del 1946, presentato al pubblico delle scuole elementari di Bologna
come parte del programma di Sala Borsa Ragazzi Fiabe dautunno.



MOVIE

Nella sezione Movie (dal 29 ottobre al 3 novembre - Cinema Lumiére, via Azzo Gardino 65) Gender Bender
presenta le novità della produzione cinematografica internazionale.

Tra queste, lultimo lavoro dellenfant terrible del cinema gay Bruce La Bruce dal titolo The Raspberry Reich:
film bizzarro e vitale che omaggia le esperienze cinematografiche più estreme di Godard, e che vede
protagonista un bislacco gruppo di terroristi anarchici berlinesi alle prese con una surreale e apocalittica
rivoluzione sessuale votata al fallimento.

Dai terroristi anarchici alla gangster story con Splendids il film dei Motus, diretto da Daniela Nicolò e Enrico
Casagrande, tratto dallomonimo testo di Jean Genet del 1948. Splendids è il nome del lussuoso hotel in cui
sette attori/gangster, circondati e assediati dalla polizia, tengono in ostaggio una ricca ereditiera con la
complicità di un poliziotto. Con una forte atmosfera che occhieggia al cinema classico americano e alla gangster
story, il film racconta gli ultimi istanti dellassedio, il momento in cui esplodono lotte intestine e debolezze e in
cui parte il valzer dei tradimenti.

Ancora cinema teutonico con Petra, film collettivo di un gruppo di artiste tedesche, riunite sotto la sigla
Hangover Ltd. Completamente girato in un appartamento nel giro di 24 ore, Petra è unopera che rimanda ai
lavori di Fassbinder e Cassavetes, in cui le protagoniste si lanciano in una messa in scena vertiginosa delle
esperienze più innovative del cinema e delle arti degli ultimi quaranta anni.

Il mito di Tiresia, storia del veggente greco che prima fu uomo e poi, per vendetta divina, donna e ancora uomo,
è la trama da cui prende spunto Tiresia lultimo lavoro di Bertrand Bonello, regista del Pornografo e di
Quelque chose dorganique, questultimo inedito in Italia. Già in concorso al 56° Festival del Cinema di
Cannes, è stato uno dei lavori più discussi della manifestazione, amatodiato dalla critica e capace di dividere a
metà lopinione del pubblico.

Tokyo Godfathers è invece lultima produzione dellacclamato autore di animazione giapponese Kon Satoshi.
Commovente favola urbana dal sapore nettamente neorealista, ricco delle eco dei capolavori di Frank Capra e
Charlie Chaplin, il film è una lettera damore alla moderna Tokyo, i cui viali intricati e grattacieli sono resi con
assoluta precisione e disegnati con tenerezza e calore.

Agenti segreti al centro della scena con D.E.B.S della regista americana Angela Robinson, che con questo film
presenta laltra faccia delle Charlies Angels, commedia degli equivoci sposata a spettacolari scene di azione, il
film miscela spionaggio e thriller in una piacevole rilettura lesbica degli action movies anni Settanta.Le D.E.B.S.
a prima vista innocue adolescenti, sono in realtà temibili agenti speciali che lottano in prima linea contro il
crimine. La loro nemica numero uno è Lucy Diamond, una pericolosa ladra con la passione per i brillanti che
farà innamorare di sé la leader delle agenti segrete.

Per la sezione dei CULT DARCHIVIO una rarissima pellicola, il celeberrimo Je taime, moi non plus (1976) di
Serge Gainsbourg, love story romantica e disperata tra un camionista gay, interpretato da uno splendido Joe
Dalessandro, e una ragazza androgina, una radiosa Jane Birkin.

PERFORMANCE-REPRODUCTION
Anche la performance è una protagonista di Gender Bender, con Reproduction (3 novembre ore 19.30 e in
replica alle ore 22.00 Galleria dArte Moderna di Bologna, piazza Costituzione 3), spettacolo della coreografa
Estzer Salamon, in co-produzione con Xing.

La Salamon è unesponente di punta della nuova coreografia europea, ha lavorato tra gli altri con Xavier le Roy
per Giszelle. Reproduction, rappresentato al Podewil di Berlino e al Centre George Pompidou di Parigi, è una
coreografia per otto persone, che esplora in maniera brillante la percezione dei generi e propone una riflessione
inedita sul modo in cui un corpo acquista unidentità a partire dai diversi sguardi che lo indagano. Attraverso la
riproduzione di scene di intimità, il pubblico assiste a uno spettacolo in cui i limiti fisici, che siamo abituati a
vedere e riconoscere, sono alterati. La relazione tra corpi, scena, accessori, costumi e movimenti, finisce per far
perdere alle performer qualunque connotazione certa.



Per la produzione del festival il Cassero Gay Lesbian Center ha scelto di affidarsi a The Culture Business
fanaticaboutfestivals
, società specializzata in consulenze e servizi integrati per manifestazioni cinematografiche.


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