Non ci sono personaggi negativi nel film di Leigh. Tutti sono comprensivi, a partire dai poliziotti che la arrestano fino al giudice nel processo. Ma anche in un mondo di persone perbene e generose le cose vanno storte e Vera dovr��? assumersi le sue responsabilit��?.

Mike Leigh non costruisce un pamphlet polemico, ma si limita a ricreare un perfetto quadro d'epoca, ma incredibilmente vicino a noi.




Nella stessa giornata passa in concorso Palindromes di Todd Solondz, altro film che tratta del tema dell'aborto, ma in chiave totalmente diversa. Solondz infatti ci porta nelle sue amate atmosfere middle class del New Jersey, un mondo sospeso tra Peyton Place e Britney Spears. Solondz racconta la parabola di Aviva, una giovane adolescente fuggita di casa dopo essere stata costretta ad un aborto. Il racconto di Aviva ��? diviso in capitolo, in ognuno dei quali la ragazza ��? interpretata da un'attrice diverse. Ma anche cambiando i volti non cambia la condizione della ragazza che, come in un palindromo, ripercorre la propria condizione per ritrovarsi esattamente come era prima. Ambizioso negli intenti, il film di Solondz ��? per��? meno solido di sue opere precedenti. Resta comunque una prova di un grande autore, capace di disturbare il giusto il pubblico del Lido.