Dal 8 al 12 luglio si svolgerà a Trevignano Romano la decima edizione di La Cittadella del Corto, Festival Internazionale del Corto di Fiction.

Trenta film stranieri in concorso (in gran parte inediti per l�Italia) in rappresentanza di 19 nazioni e 16 pellicole italiane in concorso.

Due le sezioni internazionali:

I Bellissimi, concorso per i corti che si sono aggiudicati i più prestigiosi festival internazionali, tra i quali si segnalano il vincitore del Festival di Clermont-Ferrand: Natan di Jonas Bergergard, Jonas Holmstrom, il vincitore dell�EFA (Oscar Europeo) per il cortometraggio: (A) Torzija di Stefan Arsenijevic, e il vincitore (ex-aequo con Zinanà) del David di Donatello 2004: Sole di Michele Carrillo.

Lo Stato delle Cose, concorso dedicato alle opere internazionali di maggior valore di più recente realizzazione. Tra questi film di varia provenienza, non solo europea, quasi tutti inediti in Italia. Oltre alla solita nutrita rappresentanza di cinema europeo, vi troviamo Messico, Canada, Israele, Bosnia, Romania, Russia e Palestina.

I film italiani sono divisi in due concorsi:

Proposte Italiane, riservato ai film realizzati in pellicola, concorso giudicato dalla giuria internazionale, tra cui spiccano Maria Jesus di Massimiliano e Gianluca De Serio, recentemente vinvitore del Festival di Huesca (Spagna) e pre-candidato all�Oscar 2004, e Zinanà di Pippo Mezzapesa, vincitore del Daqvid di Donatello 2004, e Interno 9 di Davide Del Degan, fresco vincitore del Globo d'Oro;

Cortinvideo, riservato ai corti realizzati in tecnologia video, che sarà giudicato da un giuria specifica.




Due gli eventi speciali per celebrare il decimo compleanno del festival. In principio era Clermont-Ferrand, retrospettiva omaggio al cinema francese e a Clermont-Ferrand, il più importante festival di corti al mondo, capostipite e precursore dei festival di cortometraggio, che ha tenuto a battesimo i primi corti dei registi che rappresentano la nuova generazione del cinema francese: da C. Collard a F. Ozon, E. Zonca, C. Klapish, in programma; e il Cinema di Singapore, una serata con la cinematografia corta della repubblica di Singapore in collaborazione con la sua Film Commission, in programma sabato 10 luglio alle 18 (Cinema Palma) con la presenza di una nutrita delegazione di suoi cineasti.



Per celebrare il decennale il festival ha organizzato nelle scorse settimane un referendum attraverso la rivista Film TV, nei quali sono stati proposti le attrici, gli attori e i registi che con successo sono passati dal corto al lungo, tra loro i lettori hanno dato la preferenza. Verranno premiati i vincitori domenica 11 alle ore 20 presso il Cinema palma.

Oltre alle tradizionali proiezioni al cinema e all�Arena Palma, il festival quest�anno si estende alla vicina Bracciano, dove avverranno le proiezioni dei più recenti lungometraggi dei registi italiani che partendo dal corto, si sono definitivamente affermati nel lungometraggio (Manfredonia, Tavarelli, Apolloni).



Infine, per coloro che intendo apprendere oltre che vedere, nel corso del Festival da venerdì 9 a domenica 11 si terrà nei locali del Centro Culturale La Fontana un seminario: Come produrre un corto in digitale e trasferirlo in Pellicola, tenuto da noti professionisti del settore.



Numerosi i premi in palio fino ad un ammontare di 30 mila Euro, che verranno assegnati da una Giuria Internazionale presieduta dal regista Paolo Franchi (La Spettatrice) e composta da: Sherman Ong (regista di Singapore), André Ceuterick (direttore del festival di Mons, Belgio), Catherine Dussart (produttrice, Francia) e dal direttore della fotografia Roberto Reale, A.I.C. (professore all'Accademia Rosebud). La Giuria di Cortinvideo sarà invece presieduta da Gianfranco Borgiotti (Arcodue), e composta dal regista Stefano Landini e dalla designer Luisa De Corti.

In ultimo un evento speciale veramente d�eccezione: in omaggio a Catherine Dussart, coraggiosa produttrice francese, membro della giuria, verrà proiettato nella notte di sabato 8 alle ore 24 al Cinema Palma, il documentario vincitore dell�Oscar Europeo (EFA): S21, la machine de mort khmere rouge di Rithy Pahn (Cambogia), film di una straordinaria efficacia linguistica e documentaria nel far incontrare nel luogo di detenzione e tortura, a distanza di 25 anni, i responsabili del genocidio cambogiano del regime di Pol Pot e i suoi reduci, tra cui lo stesso regista.