E' stato presentato ufficialmente il primo Dubai International Film Festival, che aspira a diventare la più importante manifestazione cinematografica del mondo arabo. La prima edizione si svolgerà dal 6 al 11 dicembre 2004, con lo scopo di creare un ponte tra culture diverse all'insegna della pace e dell'armonia internazionale.

Gli Emirati Arabi, il piccolo ma vivace paese del Golfo Persico, puntano molto su questa manifestazione, dietro la quale c'è la consapevolezza di come nel mondo arabo manchi un appuntamento legato al cinema e di come, il cosidetto mondo occidentale, ignori spesso la storia e il presente del cinema arabo.

Eppure il mondo arabo, inteso in senso stretto dal Marocco fino al Golfo Persico, e in senso ampio fino al Pakistan, ha un'antica tradizione cinematografica. Al di là degli autori internazionalmente conosciuti, nei paesi arabi è molto alta la produzione di cinema di genere e mainstream, un cinema seguito da un pubblico vasto ed eterogeneo. Le produzione popolari indiane, il cosidetto Bollywood per intenderci, godono di ampio successo (e iniziano oramai ad arrivare anche nelle nostre sale), ma anche la produzione locale non ha nulla da invidiare alle varie cinematografie nazionali, come del resto ha dimostrato la retrospettiva del Torino Film Festival, dedicata al cinema egiziano.

Il Dubai International Film Festival sarà suddiviso in sette sezioni:

Arabian Nights: una selezione di circa venti film sul meglio della produzione cinematografica araba contemporenea.

Operation Cultural Bridge: il nuovo millenio ha visto crescere le incomprensioni e i pregiudizi tra il mondo islamico e quello occidentale. Questa sezione presenterà film che si propongono di abbattere il muro dell'intolleranza e favorire il dialogo tra i due mondi.

Bollywood Meets Hollywood: una selezione di classici e nuove produzioni della più conosciuta espressione del cinema indiano.
Cinema from the Subcontinent: i nuovi autori emergenti dal Pakistan, dall'India, dallo Sri Lanka e dal Bangladesh.

Destination Documentary, Il cavallo, il falco e il deserto: una sezione dedicata al cinema documentario con particolare attenzione verso le tematiche ambientali.

Hi-Tech Hollywood: l'importanza delle nuove tecnologie nel cinema contemporaneo.

Contemporary World Cinema: uno sguardo a trecentosessanta gradi sul cinema indipendente di tutto il mondo, con un'attenzione particolare, nell'edizione di quest'anno, per il cinema inglese, iraniano e filippino.



A fianco di queste sezioni si svolgeranno tre retrospettive dedicate, rispettivamente ad un attore, un autore ed alla produzione di cortometraggi nel mondo arabo.
Screen on the Green, che si svolgerà nell'anfiteatro all'aperto di Dubai Media City, vedrà la presenza di un singolo attore di fama internazionale, cui verrà dedicata una retrospettiva dei suoi più importanti lavori.

Director's Spotlight Retrospective permetterà invece al pubblico degli Emirati di seguire la carriera di un grande autore del cinema arabo, di un regista indiano e di un regista hollywoodiano; un occasione per confrontare similitudini e differenze tra tre scuole tradizionali del cinema.
Arabian Shorts, farà invece il punto sul futuro del giovane cinema arabo.