Osama � il 43? film nella storia del cinema afgano. Girato immediatamente dopo la caduta del regime talebano a Kabul, ricorda, per stile e momento storico, Roma citt� aperta. Ma Siddiq Barmak non � Roberto Rossellini, e soprattutto non � Sergio Amidei. Lo stile da mockumentary della scene iniziali viene subito lasciato a favore di un impostazione pi? tradizionale, pi? vicina all'idea di cinema terzomondista del pubblico occidentale.

Certo, il valore simbolico del film resta alto. Ma anche qui, ad un'analisi un po' pi? approfondita, va rimarcato il fatto che il film � stato fortemente voluto da Mohsen Makhmalbaf, quasi a sottolineare che, se da un punto di vista economico e politico l'Afghanistan ha perso la propria autonomia e indipendenza prima da parte di forze russe, poi saudite e ora dall'occidente, dal punto di vista cinematografico e culturale la forza di occupazione � l'Iran.