Compiono quarant'anni gli Incontri Internazionali di Cinema di Sorrento e la manifestazione, dedicata al cinema indipendente, festeggia con il ritorno di Gian Luigi Rondi nel comitato organizzativo. Il festival, diretto da Laura delli Colli, si svolgerà nella città campana dal 9 al 13 dicembre e cercherà di gettare uno sguardo sulla produzione low budget, con un occhio particolare per quella italiana.

Diverse e ricche le tematiche portate dai titoli italiani presenti al festival. Maurizio Fiume racconta in E io ti seguo la vita di Giancarlo Siani, il giovane cronista, del Mattino di Napoli, assassinato in un agguato ordinato dai camorristi su cui stava indagando. Con questo titolo Maurizio Fiume è finalmente riuscito a portare sullo schermo la sceneggiatura che li valse, nel lontano 1987, il premio Cinema Democratico per il miglior soggetto inedito.

Della scomparsa dei paesi italiani parla invece Michelangelo Frammartino in Il Dono, un ritratto antinarrativo di Caulonia, un paese con quindicimila abitanti del 1950 e solo poche centinaia oggi. Lucio Gaudino si presenta invece con Segui le ombre, un noir ambientato nel 1946 che vede protagonista un brigadiere dei carabinieri che, attraverso le sue indagini, sconvolge gli equilibri di un piccolo paese.
Pier Giorgio Bellocchio, visto di recente in Buongiorno, Notte, sarà il protagonista di Radio West, di Alessandro Valori, un film su tre militari italiani, volontari in una missione di peace-keeping in Kossovo.

Molto ricco ed interessante anche il programma dedicato al cinema americano. Wonderland, di James Cox e Lisa Kudrow, ricostruisce un episodio della vita del celebre porno attore John Holmes, coinvolto nei primi anni ottanta in un caso di omicidio. Uno spaccato di vita californiana tra soldi facili, armi e droga.
A Sorrento verrano presentati anche i due film a episodi Ten Minutes Older, The Trumpet e The Cello, già visti agli scorsi festival di Cannes e di Venezia. Alcuni tra i principali autori, da Bertolucci a Werner Herzog, da Jim Jarmush a Spike Lee, si confrontano con il concetto del tempo in cortometraggi della lunghezza di dieci minuti.

Due i documentari d'oltreoceano presenti al festival campano. A Decade under the Influence di Richard LaGravenese e Ted Demme sul cinema americano degli anni settanta. Da Scorsese a Coppola, da William Friedkin a Roger Corman, viene ricostruito uno dei decenni più importanti per il cinema a stelle e strisce. Uno dei periodi più bui, invece, del cinema americano viene raccontato in Elia Kazan, Arthur Miller and the Blacklist di Michael Epstein. Il maccartismo e le liste di proscrizione raccontate attraverso la fine dell'amicizia tra Kazan e Miller.

Particolarmente saporita, infine, la retrospettiva. Oltre a Pane, Amore e... e Pane, Amore e Fantasia, due film fortemente presenti nella memoria del pubblico italiano, il festival riproporà Harlem di Carmine Gallone con Amedeo Nazzari, del 1942. Più recente l'altro titolo presentato a Sorrento: Hotel Paura di Renato de Maria del 1997. Il film, con Sergio Castellito, segna l'esordio alla regia del bravissimo de Maria, impegnato negli ultimi anni nella serie televisiva Distretto di Polizia e autore del bellissimo omaggio ad Andrea Pazienza Paz!