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16.12.03 Alpe Adria CinemaSi svolgerà a Trieste dal 15 al 22 gennaio la 15° edizione di Alpe Adria Cinema - Trieste Film Festival. La manifestazione triestina è uno dei tanti appuntamenti organizzati da Alpe Adria, la comunità di lavoro che, nata oltre vent'anni fa, unisce le regioni dell'Italia settentrionale, regioni croate, slovene e ungheresi, länder austriaci e tedeschi e cantoni svizzeri per valorizzare quel legame storico e culturale che ha unito questi popoli al di là delle divisioni nazionali. In questo ambito lavora Alpe Adria Cinema, il cui risultato più importante è, appunto, l'annuale Trieste Film Festival, un festival non italiano dunque, o non solo italiano, ma intrinsecamente mitteleuropeo, che unisce le tradizioni dell'Italia adriatica, dell'Europa orientale e dell'arco alpino. Si svolgerà a Trieste dal 15 al 22 gennaio la 15° edizione di Alpe Adria Cinema - Trieste Film Festival. La manifestazione triestina è uno dei tanti appuntamenti organizzati da Alpe Adria, la comunità di lavoro che, nata oltre vent'anni fa, unisce le regioni dell'Italia settentrionale, regioni croate, slovene e ungheresi, länder austriaci e tedeschi e cantoni svizzeri per valorizzare quel legame storico e culturale che ha unito questi popoli al di là delle divisioni nazionali. In questo ambito lavora Alpe Adria Cinema, il cui risultato più importante è, appunto, l'annuale Trieste Film Festival, un festival non italiano dunque, o non solo italiano, ma intrinsecamente mitteleuropeo, che unisce le tradizioni dell'Italia adriatica, dell'Europa orientale e dell'arco alpino. Anche questanno il Festival diretto da Annamaria Percavassi presenterà la selezione dei lungometraggi in Concorso - con dodici pellicole tutte inedite per lItalia, provenienti da ben undici Paesi diversi - a cui si affiancherà il Concorso internazionale dei cortometraggi, che conta una ventina di titoli in pellicola, scelti tra le opere più significative provenienti dalla vasta area geografica che dallEuropa centrale si muove fino alle repubbliche asiatiche ex sovietiche, rappresentata qui da oltre quindici Paesi. Presente, come di consueto, la sezione Immagini che cerca di esprimere, principalmente attraverso le diverse scelte stilistiche della narrazione cinematografica, la documentazione della nostra realtà, la cronaca quotidiana, offrendo unoccasione di riflessione su aspetti diversi della società contemporanea di questa nuova Europa in continua evoluzione. Presente anche la rassegna sulle scuole di cinema, dedicata questanno alla Svizzera ed una selezione di recenti pellicole ungheresi sulla danza. In cartellone si affiancheranno, poi, una serie di eventi speciali con la presentazione di alcuni lungometraggi fuori concorso, tra cui si segnala la produzione franco-rumena Niki e Flo (2003) di Lucian Pintilie, presentato al festival in anteprima per lItalia. Come di consueto, il Festival sarà anche occasione di incontro con lopera di grandi autori e interpreti del cinema centro-europeo, a partire dallampia, monografia dedicata ai film di un maestro del cinema ceco, Jan Nemec. Cugino di Vaclav Havel, Nemec lenphant terrible della nova vlna ha una storia personale molto tormentata: costretto allesilio subito dopo linvasione russa e la repressione della primavera praghese che egli documentò filmando i carri armati sovietici e i momenti salienti di quelle storiche giornate - vivrà a lungo negli Stati Uniti e in Germania, per tornare nella Repubblica Ceca agli inizi degli anni Novanta, proprio sotto la Presidenza di Havel. Attualmente il regista insegna a Praga al FAMU, la scuola di cinema più importante di tutto lest Europa. Da un maestro della cinepresa ad un volto ormai celebre del cinema internazionale: Alpe Adria Cinema presenterà un omaggio allattore Rade erbedija, tornato recentemente alla ribalta in Italia per aver interpretato il ruolo di Milan Hrovatin accanto a Giovanna Mezzogiorno nel film dedicato alla giornalista Ilaria Alpi e alloperatore triestino uccisi a Mogadiscio, ma anche protagonista di molti altri film di grande successo come Before the rain (Prima della Pioggia), e presente nel cast di successi internazionali come Mission impossibile o Eyes wide shut, oltre che in pellicole di maestri del cinema come ivojn Pavlovic e Duan Makavejev. Non è però solo di oggi il rapporto tra il grande attore e Alpe Adria Cinema: in questi quindici anni, infatti, a Trieste sono già stati presentati ben 26 film interpretati dallattore croato. Levento che il Festival intende organizzare attorno alla figura di Rade erbedija farà conoscere altri, e meno noti, lati della sua personalità artistica, regalando al pubblico anche il erbedija poeta e cantautore, con un suo concerto a chiusura del festival e la pubblicazione, per la prima volta in Italia, della sua raccolta di poesie. Ulteriore evento della 15^ edizione del Festival sarà la presentazione dellopera, singolare e complessa, del regista svizzero-iracheno SAMIR: unopportunità da non perdere per conoscere il lavoro e la vita di questo particolare personaggio, autore, fra laltro, del noto film-documentario Forget Bagdad. Particolarmente atteso anche il prosieguo della fortunata retrospettiva dedicata al cinema delle repubbliche ex sovietiche dellAsia Centrale, curata da Vincenzo Bugno: un percorso che si snoda tra i Paesi del Mar Caspio e i confini della Cina, tra la Siberia e lAfghanistan, inoltrandosi nel cinema di Kazakistan, Uzbekistan, Kirgisistan, Turkmenistan e Tadgikistan, con la visione di pellicole realizzate prima dellindipendenza, ai tempi dellUnione Sovietica. La Rassegna ci racconterà ancora storie affascinanti, con un percorso ricco di opere e di autori. Tra i film in cartellone vanno segnalati alcuni eastern, girati nelle steppe dellAsia Centrale, sicuramente portatori di ideologia sovietica e certamente ispirati al western occidentale, se non addirittura agli spaghetti-western di casa nostra. Unoccasione per rivedere pellicole cult come Sole bianco del deserto di Vladimir Motyl (1969) e La settima pallottola di Ali Camraev. Cronologicamente la retrospettiva si concluderà con alcuni esempi di quello che si può definire il cinema centro asiatico della perestrojka, presentando anche pellicole mai uscite dai confini dellURSS.
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