•• 16.02.06 ••
Berlinale 2006

guantanamo160206.jpg
Dopo un inizio in tono minore, la 56° Berlinale comincia a calare i propri assi. Con reazioni positive è stato presentato, in concorso, il nuovo film di Altman: A Prairie Home Companion, che dovrebbe arrivare nelle nostre sale ad aprile. Il film è la storia degli ultimi giorni di attività, prima della puntata finale, di uno show radiofonico di musica country molto popolare negli USA. Cast d'eccezione da segnalare: Tommy Lee Jones, Kevin Kline, Meryl Streep e Robin Williams, fra i tanti protagonisti di questo film corale. Convince anche il film bosniaco in concorso: Grbavica, sul dramma della guerra nei balcani. Controversa reazione della stampa a Romanzo criminale di Michele Placido: pochi applausi, ma molto interesse espresso dai giornalisti stranieri in conferenza stampa. La molto attesa proiezione de La guerra dei Fiori Rossi, produzione italiana diretta da Zhang Yuan, ha suscitato grande entusiasmo: si tratta della divertente storia di un gruppo di bambini, interamente girata in un asilo.
Michael Winterbottom si confronta invece con coraggio con la storia di tre musulmani pachistani ingiustamente imprigionati a Guantanamo: The Road to Guantanamo è senza dubbio un film di cui si parlerà sui giornali di tutta Europa.

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•• 13.02.06 ••
Berlinale 2006

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Presentati i primi due film in concorso: l’inglese Snow Cake e il danese En Soup.
Nel primo, l‚Äôautore britannico Marc Evans racconta la storia di un uomo inglese di mezza et?† (Alan Rickman), ‚Äúalieno‚Äù in Ontario, la cui vita verr?† sconvolta dalla morte accidentale di un‚Äôautostoppista. Complesso dramma sentimentale sul senso di colpa e sulla tematica dell‚Äôautismo, vede fra i suoi protagonisti Sigourney Weaver e Carrie-Anne Moss. Nelle prime giornate del festival da segnalare anche, nella sezione Forum Expanded, l‚Äôultimo lavoro di Amos Gitai: News From Home conclude la trilogia del regista israeliano sul tema della casa, iniziata con House (1980) e proseguita con A House in Jerusalem (1998). La trilogia di Gitai far?† anche parte di una video-installazione presso il museo d‚Äôarte contemporanea di Berlino.
Pubblico e critica accorsi in massa per Syriana: intricata spy story diretta da Stephen Gaghan ed interpretata da George Clooney.

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•• 10.02.06 ••
Berlinale 2006

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E' iniziato ieri il 56¬? Internazionale Filmfestspiele Berlin. La giuria che assegner?† gli ambiti Orsi, d‚Äôoro e d‚Äôargento, sar?† presieduta dall‚Äôattrice Charlotte Rampling. A completare la prestigiosa commissione, il regista di film sperimentali e videoartista Matthew Barney, il produttore indiano Yash Chopra, la regista olandese Marleen Gorris, il direttore della fotografia polacco Janusz Kaminski, che ha lavorato negli ultimi film di Steven Spielberg; l'attore tedesco Armin Mueller-Stahl, attore utilizzato da Fassbinder e Costa-Gavras, il produttore americano Fred Roos, ed infine l'attrice coreana Lee Yeong-ae, sorprendente protagonista di Lady Vendetta. Il direttore della Berlinale, Dieter Kosslick, si ?® detto felice di proporre "opere di registi famosi accanto a lavori di giovani cineasti", ed anche quest‚Äôanno vedremo film hollywoodiani (a ridosso della prossima assegnazione degli Oscar) accanto a film giovani, spesso a contenuto politico.

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051130berlino.jpg L'attrice Charlotte Rampling presiederà la giuria internazionale che assegnerà il premio principale alla Berlinale 2006. Il direttore del festival Dieter Kosslick è entusiasta che questa artista affascinante e brillante che è un icona di un cinema non convenzionale e memorabile presiederà la giura del 56° Festival di Berlino.
La Rampling, che nel corso della sua carriera ha lavorato sia nel cinema europeo che in quello americano, è attualmente candidata come miglior attrice protagonista per il film Lemming agli EFA, che verranno consegnati il prossimo 3 dicembre.
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•• 21.02.05 ••
I premiati di Berlino
Si è concluso il 55° Festival di Berlino. A sopresa l'Orso d'Oro è stato assegnato al film sudafricano U-Carmen EKhayelitsha, una versione africana della celebre opera di Bizet. Il Gran premio della giuria è stato assegnato a Kong Que di Gu Changwei. Gli Orsi d'Argento per la miglior regia e per la miglior interpretazione femminile sono stati assegnati rispettivamente a Marc Rothemund e Julia Jentsch per Sophie Scholl - Die Letzten Tage. Lou Taylor Pucci ha vinto per la miglior interpretazione maschile in Thumbsucker. Premio alla sceneggiatura a Tsai Ming Liang.
I giornali tedeschi sottolineano soprattutto il premio, meritatissimo, andato a Julia Jentsch; si può affermare che a Berlino quest'anno è nata una stella.
Ottima accoglienza, da parte di pubblico e critica ha avuto il film di chiusura, Kinsey con Liam Neeson.
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050218berlino.jpg Il Potere raccontato nel suo privato è uno dei temi di questo 55° Festival di Berlino. Dopo le confessioni di Mitterand, passate in concorso l'altro giorno, è di scena ora l'imperatore Hirohito, protagonista di Il Sole, il nuovo film di Alexander Sokurov. Di fronte alla grandiosità, anche tragica, di queste figure, i protagonisti della politica contemporanea appaiono comparse un po' mediocri e viene il dubbio se è la lente della Storia che è capace di innalzare il ricordo e la memoria delle persone o se, effettivamente, siamo noi che viviamo in tempi mediocri.
Questa è la principale riflessione riportata da chi ha assistito al film di Sokurov: il suo Hirohito, raccontato nel incontro con il generale McArthur e nella gestione del dopoguerra, nel momento cioè in cui rinuncia alla propria natura divina, ha conquistato e affascinato stampa e pubblico alla Berlinale.
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•• 17.02.05 ••
Berlino a met?† strada
050217berlino01.jpg Che quest'anno al Festival di Berlino ci siano meno glamour e meno Hollywood è testimoniato anche dalla riduzione dello spazio concesso alla Berlinale sui quotidiani italiani. L'anno scorso almeno una pagina al giorno era garantita, quest'anno gli inviati da Berlino faticano ad ottenerne mezza. E, facendo i debiti paragoni, anche i giornali tedeschi sembrano aver fatto un mezzo passo indietro. Se la Frankfurter Allgemeine Zeitung dedica uno speciale interamente alla Berlinale, la Suedeutsche Zeitung (l'altro più importante quotidiano tedesco) segue l'evento un po' sottotono, come se in fondo fosse roba da berlinesi, che non riguarda i bavaresi.
Così è quasi normale che, dopo giorni di kamikaze, campi di concentramento e presidenti morenti, appena si parla di sesso i titolisti dei quotidiani italiani ci si buttino a corpo morto.
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•• 16.02.05 ••
Berlinale: i primi premiati
050216berlino01.jpg Nel giorno in cui il 55° Festival di Berlino giunge a metà del suo percorso vengono assegnati i primo Orsi d'Oro. A differenza di altri festival, infatti, la Berlinale premia i cortometraggi durante la manifestazione. Una scelta intelligente, che garantisce, a coloro che spesso saranno gli autori di domani, una visibilità maggiore, troppo spesso nascosta dietro ai premi più grandi.
Miglior cortometraggio di questa Berlinale è Milk, dello scozzese Peter Mackie Burns, un racconto su un conflitto generazionale tra una nonna e sua nipote; un'egregia sceneggiatura ottimamente interpretata si legge nella motivazione. Orso d'argento ex-aequo all'americano Jay Duplass per The Intervention e alla polacca Izabela Plucinska per Jam Session. Ma il Festival di Berlino continua nella sua sezione principale. Ieri è stato il giorno di Fateless di Lajos Koltai, un film sulla Shoa, tratto dal romanzo autobiografico Essere senza destino dello scrittore ungherese Imre Kertesz, premio Nobel nel 2002.
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•• 15.02.05 ••
La politica di scena a Berlino
050215berlino01.jpg A Berlino si parla di politica, guerra, di Medioriente. In concorso passa, infatti, Paradise Now del palestinese Hany Abu-Assad, la storia di due aspiranti kamikaze, i quali, dopo aver preparato il messaggio video di rivendicazione, essersi vestiti e coperti di esplosivo, si sentono dire che la loro missione è stata rimandata. Si vedono così a ripensare a se stessi, al proprio ruolo, al senso da dare alla propria esistenza.
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050214berlino02.jpg Giornate di biografie al Festival di Berlino. In conferenza stampa Robert Guédiguian presenta Le passeggiate del Campo di Marte, dedicato agli ultimi giorni di presidenza di Francois Mitterand. Il film è tratto da Le dernier Mitterand, libro intervista al presidente realizzato dal giornalista Georges-Marc Benamou.
In sala è passato invece Sohpie Scholl, die letzen tage di Marc Rothemund, film che racconta gli ultimi sei giorni della fondatrice del gruppo della Rosa Bianca, unico caso di resistenza al regime nazista, ghigliottinata nel 1973.

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050211berlinale.jpg Come molti Festival del Cinema europei la Berlinale soffre, da qualche anno, di un emorraggia di divi hollywoodiani. Lo spostamento della cerimonia degli Oscar (quest'anno a fine febbraio, fino a qualche anno fa a fine marzo) ha anticipato anche le uscite dei principali blockbuster nelle sale tedesche, facendo così perdere al festival tedesco numerose anteprime. Sul tappetto rosso dell'inaugurazione della 55° Berlinale hanno dunque passeggiato soltanto i protagonisti del film d'apertura Man to Man, Kristin Scott Thomas e Joseph Fiennes.
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•• 09.02.05 ••
Apre domani il Festival di Berlino
050209berlino.jpg Apre domani, 10 febbraio, il 55° Festival di Berlino. Film d'apertura (in concorso) Man to Man di R?©gis Wargnier con Kristin Scott Thomas, Joseph Fiennes e Ian Glen. Il film racconta di una spedizione antropologica del 1870 in Africa, alla ricerca dell'anello mancante della storia dell'evoluzione umana. Di fronte ad una tribù di Pigmei, gli scienziati europei credono di aver trovato una nuova specie e rapiscono alcuni membri della tribù per portarli in Europa. Solo con grande ritardo uno degli scienziati si renderà conto di aver praticamente schiavizzato degli essere umani.
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•• 02.02.05 ••
55¬? Berlinale
050202berlinale.jpg Annunciato il programma della 55° Berlinale, che si svolgerà nella capitale tedesca dal 10 al 20 febbraio 2005. E' un anno importante per il Festival germanico, che compie 55 anni, la metà degli anni del cinema, come sottolinea il direttore Dieter Kosslick. Nella selezione ufficiale verranno presentati 21 film in concorso e 5 titoli fuori concorso.

Tra i film in concorso si segnala il ritorno di Wes Anderson, con il suo atteso The Life Aquatic With Steve Zissou, che vede riunirsi buona parte del cast di The Royal Tenenbaums. Il regista americano è molto amato dal pubblico berlinese ed è considerato da molti uno dei favoriti in questo concorso.
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•• 15.02.04 ••
Berlino: I premi

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Si è concluso il 54° Festival di Berlino e l'Orso d'Oro è andato al film tedesco Gegen die Wand, di Fatih Akin, regista nato ad Amburgo, ma di origini turche. Il film racconta il mondo degli immigrati turchi in Germania, attraverso il matrimonio di interesse tra due persone ai margini della comunità turca e della società tedesca. Con questo premio l'Orso d'Oro torna, anzi resta, in Germania per la prima volta da diciotto anni. L'ultimo premiato tedesco è infatti Stammheim di Reinhard Hauff, trionfatore a Berlino nel 1986, ma non rimasto, ad essere onesti, molto a lungo nella memoria del pubblico.

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•• 13.02.04 ••
Berlino: VII giorno


La 54° Berlinale si avvia verso la conclusione e, come accade sempre ai Festival, entrano in lizza i cavalli di razza, quegli autori, cioè che, al di là della qualità del film presentato, possono mettere in imbarazzo una giuria solo con il loro nome e la loro carriera.

Theo Angelopoulos ha presentato ieri la prima parte della sua trilogia sulla storia della Grecia contemporanea. Nel primo episodio, una spettacolare coproduzione italo-franco-greche, si ripercorrono, attraverso le vicende private di una coppia, gli anni dal 1919 fino alla Guerra Civile, alla fine degli anni quaranta. Angelopoulos ha già vinto, nella sua lunga carriera, il Leone d'Oro a Venezia e la Palma d'Oro a Cannes e, giunto ormai a settant'anni, non cerca nemmeno di nascondere la propria ambizione a conquistarsi un Orso d'Oro, ancora assente nel suo carnet.

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•• 11.02.04 ••
Berlino: VI giorno

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Al Festival di Berlino è stata una giornata ricca di film, ben tre in concorso lo stesso giorno, ma ciononostante i giornali italiani dedicano poco spazio alla manifestazione berlinese. Richard Linklater ha presentato Before Sunset, un seguito ideale di Prima dell'alba, il film con Ethan Hawke e Julie Delpy, che vinse l'Orso d'Argento nel 1995. Nel precedente film i due protagonisti si incontravano a Vienna e passavano la notte a parlare della vita, l'universo e tutto quanto. A nove anni di distanza i due protagonisti si ritrovano a Parigi e passano una giornata a parlare delle stesse cose.

Dalla Francia invece arriva Cedric Kahn, con il suo Feux Rouges, un thriller letterario tratto dall'omonimo romanzo di George Simenon. Una coppia in crisi, in viaggio da Parigi verso la Costa Azzura, finisce in un incubo di sopraffazione e violenza. E sempre in concorso, è passato Kim Ki Duk, con Samaria, una storia prostituzione ed espiazione nella Corea di oggi.

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