•• 19.03.04 ••
Coffee and Cigarettes


Una serie di cortometraggi camuffati da lungometraggio (o forse viceversa), così Jim Jarmush definisce il suo ultimo film Coffee and Cigarettes. Undici corti, undici scene che hanno come collante, non serve neanche dirlo, il caffè e le sigarette, due cose tra di loro inseparabili come dicono diversi protagonisti del film. Caffè e sigarette che introducono discorsi su Elvis Prisley, sulle mirabolanti invenzioni di Nikola Tesla, su qualunque aspetto dello scibile umano.

Alcuni degli episodi sono stati girati oltre quindici anni fa, come quello iniziale che vede uno stralunato (e giovane) Roberto Benigni in preda ad un overdose da caffeina, o Somewhere in California, girato nel 1993, che vede l'incontro tra Iggy Pop, che interpreta se stesso, e Tom Waits, anche lui nelle vesti di se stesso, in un bar californiano. Altri, come l'incontro tra Cate Blanchett e il suo doppio o il gruppo dei White Stripes impegnato in discorsi di ingegneria, sono più recenti.

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•• 02.02.04 ••
Osama

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Nel 1996 i Talebani prendono Kabul e danno inizio al loro regime totalitario in Afghanistan. A soffrirne di più sono le donne, costrette ad indossare i burka, a lasciare i propri posti di lavoro, obbligate ad essere sempre accompagnate da un uomo. E una famiglia composta di sole donne, una nonna, la madre e la giovane figlia di 12 anni, rischia di morire di fame, costretta a rimanere chiusa in casa. L'unica soluzione è tagliare i capelli alla giovane ragazza e darle un nome da maschio, Osama appunto. Ma l'inganno non è destinato a durare a lungo e la giovane Osama si vede costretta, per sfuggire alla condanna a morte, a sposare un vecchio Mullah, che le concede, come unico privilegio, di scegliersi il lucchetto con il quale verrà chiusa nella propria stanza.

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•• 15.01.04 ••
Le Invasioni Barbariche

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La grande sorpresa cinematografica di quest'inizio anno è il film quebecchese Le Invasioni Barbariche di Denys Arcand. Uscito un po' in sordina il 5 dicembre scorso il film canadese ha goduto di un entusiastico passaparola tra il pubblico che gli ha fatto lentamente salire la classifica, dove resiste ormai saldamente tra i primi dieci.

Il film, in concorso all'ultimo Festival di Cannes, ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura e quello per la miglior attrice, andato a Marie-Josée Croze. Il film è inoltre candidato come Miglior Film Straniero ai Golden Globe e ha buone possibilità per farsi notare anche agli Oscar.

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•• 08.12.03 ••
Lost In Translation


Il primo Lost in Translation è il titolo italiano dell'ultimo film di Sofia Coppola, diventato un alquanto improprio L'Amore tradotto. E basterebbe questo episodio per dare la misura di Lost in Translation. Perduto nella traduzione , perduto nella lingua, è infatti, Bob Harris (Bill Murray), attempato attore in crisi di mezza età, la cui carriera ha visto giorni migliori. Si trova a Tokyo per la campagna pubblicitaria di un whisky giapponese. Non conosce la lingua ed è solo e perduto.

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•• 03.11.03 ••
Mystic River

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Il dolore, che non si riesce ad esprimere, che non si riesce ad ascoltare, che si mangia l'anima, è il tema dell'ultimo, sofferente, film di Clint Eastwood Mystic River. Dopo essersi divertito con due titoli più leggeri come Blood Work e Space Cowboys, Eastwood, si ributta senza pietà in una storia di violenza e solitudine metropolitana.
Mystic River è stato presentato allo scorso festival di Cannes, guadagnandosi i favori della critica ma rimanendo all'asciutto di premi. Ed è un peccato, visto che la Palma d'Oro è andata ad un operazione, per certi versi simile ma molto meno riuscita, come Elephant di Gus Van Sant.

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•• 20.10.03 ••
Interstella 5555

Il progetto di Interstella 5555 nasce nel 2001, quando il duo francese dei Daft Punk decide di affidarsi alle sapienti mani del mangaka Leiji Matsumoto per la realizzazione di quattro video dell'album Discovery. Matsumoto è a tutt'oggi uno dei più grandi mangaka nipponici, dalle sue matite e chine sono usciti, negli anni, serie animate storiche come Capitan Harlock e Galaxy Express 999. L'operazione è stata un tale successo che Thomas Bangalter e Guy Manuel De Homem-Christo hanno deciso di scrivere un soggetto che potesse contenere i quattro video in un unico lungometraggio. Ne è nato un musical animato, muto, ma non silenzioso, che unisce l'arte di Matsumoto con le sonorità elettroniche dei Daft Punk.


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